Il disegno infantile
TEMPO DI LETTURA: 2 minuti
- Fase dello scarabocchio (2-4 anni)
- Fase preschematica (4-7 anni)
- Fase schematica (7-9 anni)
- Fase del realismo (9-12 anni)
- Fase pseudonaturalista (12-14 anni)
- Che valore possiamo dare ai disegni dei bambini?
TI SEI MAI CHIESTO PERCHÉ I BAMBINI FACCIANO TANTI DISEGNI? COSA VOGLIONO COMUNICARE? PERCHÉ È IMPORTANTE IL DISEGNO INFANTILE?
Nel corso della mia esperienza professionale ho imparato a prestare molta attenzione a ciò che i bambini disegnano, al tratto che usano, ai colori che scelgono. In terapia, utilizzo sempre i test grafici nei primi incontri con i bambini perché riescono a darmi un’idea generale rispetto al vissuto emotivo del bambino. Ho imparato, grazie al mio lavoro, a riconoscere il valore simbolico e comunicativo del disegno infantile. Spesso però, nella quotidianità, capita di guardare i disegni dei bambini con poca attenzione, con distrazione, li liquidiamo come un semplice passatempo. È capitato a tutti di giudicarli, lodarli o correggerli. Quante volte abbiamo fatto domande del tipo “ma da quando gli alberi sono blu?” oppure “perché non hai messo tuo fratello?”. Tutte queste sono domande logiche e normali se pensiamo al nostro mondo di adulti. Il bambino invece è in evoluzione e lo è anche il suo modo di rappresentare seguendo le diverse fasi dello sviluppo infantile.
1. FASE DELLO SCARABOCCHIO (2-4 ANNI)
Il bambino passa da uno scarabocchio disordinato, in cui disegna per il puro piacere del movimento e del segno che rimane sul foglio ad uno scarabocchio più controllato (si è evoluta la coordinazione tra occhio e mano) in cui il bambino sperimenta tratti diversi e inizia a utilizzare i colori, fino ad arrivare allo scarabocchio con nome in cui il bambino è capace di riconoscere i suoi disegni attribuendo un nome. Solitamente i segni sul foglio sono accompagnati da una descrizione verbale.

2. FASE PRESCHEMATICA (4-7 ANNI)
In questa fase le creazioni dei bambini sono legate al mondo che li circonda. Di solito la casa, l’albero e la figura umana sono i primi elementi che vengono rappresentati attraverso forme semplici. Spesso la disposizione degli oggetti è bizzarra, si prediligono i colori forti che non corrispondono ai colori reali degli oggetti.

3. FASE SCHEMATICA (7-9 ANNI)
Il bambino a questo punto disegna ciò che conosce e non ciò che vede. La figura umana viene rappresentata con tutti i dettagli, la sua proporzione si evolve e inizia a essere rappresentata anche di profilo. I colori iniziano a essere più realistici. Compare inoltre la linea di terra o una base su cui il bambino appoggia le figure.

4. FASE DEL REALISMO (9-12 ANNI)
In questa fase l’immaginazione e la rappresentazione delle cose si incontrano. Il disegno è più rigoroso, le rappresentazioni diventano personali e i disegni delle bambine e dei bambini iniziano a differenziarsi.

5. FASE PSEUDONATURALISTA (12-14 ANNI)
In questa fase si predilige l’effetto visivo e ci si identifica emotivamente con quanto viene disegnato. Si riconosce nel disegno del bambino uno sviluppo del ragionamento e un pensiero critico verso le proprie opere.

6. CHE VALORE POSSIAMO DARE AI DISEGNI DEI BAMBINI?
Al disegno infantile possiamo attribuire certamente un valore espressivo e simbolico poiché il bambino, attraverso il disegno rappresenta il suo mondo interno, ciò che lo circonda e ciò che sta esplorando. Un valore affettivo e comunicativo perché può essere un canale che aiuta il bambino a comunicare le proprie emozioni, i propri desideri e le proprie paure. Spesso i bambini scelgono di regalare i propri disegni o vogliono mostrarli alle figure di riferimento. Anche in terapia capita spesso che i bambini chiedano di poterli portare a casa, come a voler mostrare una parte di sé. Infine se pensiamo a situazioni specifiche di grave disabilità, il disegno può assumere un valore compensativo quando rappresenta l’unico strumento di comunicazione per il bambino. Inutile sottolineare come, in questi casi, possa essere un prezioso punto di contatto con il mondo esterno.
Dott.ssa Marta Mogavero
Questo articolo è strepitoso! Sarà che ho lavorato a contatto con i bambini per molti anni e ho insegnato disegno basandomi sulla mia esperienza come Illustratrice, e quindi ciò che hai scritto in questa occasione l’ho letto tutto d’un fiato! Sempre tanti tantissimi complimenti….
Prendo i complimenti e li trasferisco all’autrice dell’articolo, la dott.ssa Marta Mogavero. Lei e la dott.ssa Valentina Ortu mi affiancheranno in questa avventura!
Tantissimi auguri anche alle dottoresse e complimenti per il loro splendido lavoro! ?